2 Giugno, Fico: "Valori repubblicani ci impongono di non lasciare mai nessuno indietro"
Dichiarazione del Presidente della Camera, Roberto Fico, in occasione del 74° anniversario della Festa Nazionale della Repubblica:
"La Festa della Repubblica ci ricorda il nostro essere comunità, il patrimonio di valori che ci tengono uniti, le radici sulle quali sono piantate le nostre Istituzioni.
Il 2 giugno del 1946 gli italiani, ancora circondati dalle rovine della guerra, furono capaci di guardare avanti e costruire un futuro migliore per sé stessi e per le generazioni a venire. Volevano che l'Italia fosse un Paese democratico, giusto e moderno. In questo giorno, denso di significati per tutti noi, riaffermiamo i principi e i valori della Costituzione repubblicana. E ribadiamo che libertà, dignità, solidarietà, eguaglianza e legalità sono conquiste non scontate, che vanno coltivate, condivise e protette quotidianamente.
Quest'anno il nostro Paese vive un momento delicato e complesso dovendo affrontare un'emergenza sanitaria e le gravi conseguenze economiche che la pandemia da Covid-19 ha prodotto.
Il nostro pensiero va alle vittime, a chi ha perso i propri cari, a comunità duramente colpite. E un sentito grazie va ai medici e agli infermieri in prima linea in questi mesi. Lo Stato deve rimanere al fianco dei cittadini che, nella situazione contingente di diffusa incertezza e precarietà, non devono sentirsi abbandonati. E non devono sentirsi abbandonati i nostri ragazzi e le nostre ragazze che a causa dell'emergenza non hanno più potuto far rientro a scuola e - non senza poche difficoltà - hanno seguito i corsi in questi mesi con la didattica a distanza, anche grazie al lavoro dei nostri docenti. E non dobbiamo dimenticare quei giovani che non hanno avuto le stesse possibilità dei loro coetanei, e che per vari motivi sono rimasti esclusi da un percorso didattico a cui avevano diritto di partecipare. Dobbiamo lavorare affinché la situazione emergenziale non crei - nella scuola come nella società - ulteriori disuguaglianze o ponga a repentaglio principi e diritti garantiti dalla Costituzione.
I valori della Repubblica che oggi celebriamo si realizzano quando facciamo tutto il necessario perché nessuno venga lasciato indietro. È un dovere che chiama in causa l'essenza democratica dello Stato, la sua capacità di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, come ci chiede espressamente la nostra Costituzione. E i valori repubblicani chiamano ciascuno di noi - oggi più che mai - alla partecipazione attiva alla vita civile e democratica che contribuisce a rendere migliore il nostro Paese".
2 Giugno, Fico: "Valori repubblicani ci impongono di non lasciare mai nessuno indietro"
Dichiarazione del Presidente della Camera, Roberto Fico, in occasione del 74° anniversario della Festa Nazionale della Repubblica:
"La Festa della Repubblica ci ricorda il nostro essere comunità, il patrimonio di valori che ci tengono uniti, le radici sulle quali sono piantate le nostre Istituzioni.
Il 2 giugno del 1946 gli italiani, ancora circondati dalle rovine della guerra, furono capaci di guardare avanti e costruire un futuro migliore per sé stessi e per le generazioni a venire. Volevano che l'Italia fosse un Paese democratico, giusto e moderno. In questo giorno, denso di significati per tutti noi, riaffermiamo i principi e i valori della Costituzione repubblicana. E ribadiamo che libertà, dignità, solidarietà, eguaglianza e legalità sono conquiste non scontate, che vanno coltivate, condivise e protette quotidianamente.
Quest'anno il nostro Paese vive un momento delicato e complesso dovendo affrontare un'emergenza sanitaria e le gravi conseguenze economiche che la pandemia da Covid-19 ha prodotto.
Il nostro pensiero va alle vittime, a chi ha perso i propri cari, a comunità duramente colpite. E un sentito grazie va ai medici e agli infermieri in prima linea in questi mesi. Lo Stato deve rimanere al fianco dei cittadini che, nella situazione contingente di diffusa incertezza e precarietà, non devono sentirsi abbandonati. E non devono sentirsi abbandonati i nostri ragazzi e le nostre ragazze che a causa dell'emergenza non hanno più potuto far rientro a scuola e - non senza poche difficoltà - hanno seguito i corsi in questi mesi con la didattica a distanza, anche grazie al lavoro dei nostri docenti. E non dobbiamo dimenticare quei giovani che non hanno avuto le stesse possibilità dei loro coetanei, e che per vari motivi sono rimasti esclusi da un percorso didattico a cui avevano diritto di partecipare. Dobbiamo lavorare affinché la situazione emergenziale non crei - nella scuola come nella società - ulteriori disuguaglianze o ponga a repentaglio principi e diritti garantiti dalla Costituzione.
I valori della Repubblica che oggi celebriamo si realizzano quando facciamo tutto il necessario perché nessuno venga lasciato indietro. È un dovere che chiama in causa l'essenza democratica dello Stato, la sua capacità di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, come ci chiede espressamente la nostra Costituzione. E i valori repubblicani chiamano ciascuno di noi - oggi più che mai - alla partecipazione attiva alla vita civile e democratica che contribuisce a rendere migliore il nostro Paese".