Borsellino: Fico, verità a ogni costo per rafforzare nostra comunità
Di seguito la dichiarazione del Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, nel ventiseiesimo anniversario della strage di via D'Amelio:
"Ventisei anni fa il tragico attentato di via d'Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i componenti della sua scorta Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina.
È nella consapevolezza, costante nel pensiero del magistrato palermitano, di come la criminalità organizzata fosse nemica dei diritti, della libertà e della dignità, che ancora oggi l'Italia migliore, quella dei cittadini onesti che amano il proprio Paese e ne difendono incondizionatamente i principi di giustizia e di legalità, deve continuare a trovare la forza morale per proseguire la battaglia contro la criminalità organizzata.
La mafia non è un'entità astratta e lontana; è presente in molteplici forme che contaminano i gangli vitali dell'economia, della società e della politica. È soprattutto nella corruzione, nei rapporti di complicità e negli scambi collusivi che la mafia trova il suo terreno privilegiato e gli strumenti più idonei per insinuarsi nella società, logorando la democrazia e indebolendo la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni.
Di fronte a tutto questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia; c'è bisogno dell'impegno di tutti e in tutti i settori della società, per disgregare le diffuse infiltrazioni criminali e ricomporre i tasselli di una democrazia autentica, fondata sulla giustizia e sulla legalità. La magistratura e le forze dell'ordine portano avanti un grande lavoro di contrasto alla criminalità, un lavoro che però deve essere accompagnato dalla rigenerazione del tessuto sociale, politico ed economico. C'è, soprattutto, bisogno di verità, sempre e a tutti i costi, perché una mancata verità alimenta degrado morale e culturale. Il nostro Paese ha bisogno di sapere e di capire, perché è riflettendo sulle proprie fragilità e accertando le responsabilità che possiamo tenere salda la nostra comunità e trasmetterci il coraggio e la speranza in un reale cambiamento di rotta.
Alla verità si arriva anche attraverso la memoria: è questo il senso dell'omaggio che dobbiamo rendere a magistrati come Paolo Borsellino e a uomini e donne delle forze dell'ordine. La loro testimonianza deve continuare a definire idealmente il percorso che tutti noi abbiamo il dovere di portare avanti, ciascuno nel proprio ambito: quello di un Paese libero dalle mafie, capace di sprigionare le sue energie più positive e di valorizzare tutte le sue potenzialità".
Borsellino: Fico, verità a ogni costo per rafforzare nostra comunità
Di seguito la dichiarazione del Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, nel ventiseiesimo anniversario della strage di via D'Amelio:
"Ventisei anni fa il tragico attentato di via d'Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i componenti della sua scorta Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina.
È nella consapevolezza, costante nel pensiero del magistrato palermitano, di come la criminalità organizzata fosse nemica dei diritti, della libertà e della dignità, che ancora oggi l'Italia migliore, quella dei cittadini onesti che amano il proprio Paese e ne difendono incondizionatamente i principi di giustizia e di legalità, deve continuare a trovare la forza morale per proseguire la battaglia contro la criminalità organizzata.
La mafia non è un'entità astratta e lontana; è presente in molteplici forme che contaminano i gangli vitali dell'economia, della società e della politica. È soprattutto nella corruzione, nei rapporti di complicità e negli scambi collusivi che la mafia trova il suo terreno privilegiato e gli strumenti più idonei per insinuarsi nella società, logorando la democrazia e indebolendo la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni.
Di fronte a tutto questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia; c'è bisogno dell'impegno di tutti e in tutti i settori della società, per disgregare le diffuse infiltrazioni criminali e ricomporre i tasselli di una democrazia autentica, fondata sulla giustizia e sulla legalità. La magistratura e le forze dell'ordine portano avanti un grande lavoro di contrasto alla criminalità, un lavoro che però deve essere accompagnato dalla rigenerazione del tessuto sociale, politico ed economico. C'è, soprattutto, bisogno di verità, sempre e a tutti i costi, perché una mancata verità alimenta degrado morale e culturale. Il nostro Paese ha bisogno di sapere e di capire, perché è riflettendo sulle proprie fragilità e accertando le responsabilità che possiamo tenere salda la nostra comunità e trasmetterci il coraggio e la speranza in un reale cambiamento di rotta.
Alla verità si arriva anche attraverso la memoria: è questo il senso dell'omaggio che dobbiamo rendere a magistrati come Paolo Borsellino e a uomini e donne delle forze dell'ordine. La loro testimonianza deve continuare a definire idealmente il percorso che tutti noi abbiamo il dovere di portare avanti, ciascuno nel proprio ambito: quello di un Paese libero dalle mafie, capace di sprigionare le sue energie più positive e di valorizzare tutte le sue potenzialità".