Nassiriya: Fico, rinnoviamo la riconoscenza nei confronti dei nostri caduti
Dichiarazione del Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico:
"Il12 novembre 2003 in un attentato terroristico alla base militare italiana di Nassiriya, in Iraq, persero la vita diciannove italiani. In memoria di quanto accadde il Parlamento nel 2009 istituì la Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.
Rinnoviamooggi la vicinanza alle famiglie delle vittime di tutte le missioni ed esprimiamo riconoscenza nei confronti dei nostri caduti.
Sono convinto che il nostro Paese debba continuare ad adoperarsi - nelle sedi internazionali - per perseguire politiche volte alla prevenzione dei conflitti incidendo sui fattori che ne sono causa. E soprattutto per privilegiare misure volte a mantenere o ristabilire pace e sicurezza senza ricorrere all'uso della forza.
La pace, tuttavia, non è solo assenza di guerra, è soprattutto l'idea che le ingiustizie possano e debbano essere abbattute, e che, superando la logica del più forte, si orienti il cammino della comunità umana verso la costruzione di una convivenza fondata sul rispetto della dignità dell'uomo e dei diritti che vi si radicano. È un compito che ci riguarda tutti - cittadini, politica ed Istituzioni - in un percorso di azioni, anche quotidiane, ispirate ad una società solidale, che genera fiducia in alternativa all'odio, condivisione in alternativa all'egoismo, l'unica vera strada per giungere ad una pace diffusa, autentica e duratura".
Nassiriya: Fico, rinnoviamo la riconoscenza nei confronti dei nostri caduti
Dichiarazione del Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico:
"Il 12 novembre 2003 in un attentato terroristico alla base militare italiana di Nassiriya, in Iraq, persero la vita diciannove italiani. In memoria di quanto accadde il Parlamento nel 2009 istituì la Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.
Rinnoviamo oggi la vicinanza alle famiglie delle vittime di tutte le missioni ed esprimiamo riconoscenza nei confronti dei nostri caduti.
Sono convinto che il nostro Paese debba continuare ad adoperarsi - nelle sedi internazionali - per perseguire politiche volte alla prevenzione dei conflitti incidendo sui fattori che ne sono causa. E soprattutto per privilegiare misure volte a mantenere o ristabilire pace e sicurezza senza ricorrere all'uso della forza.
La pace, tuttavia, non è solo assenza di guerra, è soprattutto l'idea che le ingiustizie possano e debbano essere abbattute, e che, superando la logica del più forte, si orienti il cammino della comunità umana verso la costruzione di una convivenza fondata sul rispetto della dignità dell'uomo e dei diritti che vi si radicano. È un compito che ci riguarda tutti - cittadini, politica ed Istituzioni - in un percorso di azioni, anche quotidiane, ispirate ad una società solidale, che genera fiducia in alternativa all'odio, condivisione in alternativa all'egoismo, l'unica vera strada per giungere ad una pace diffusa, autentica e duratura".