Stazzema: Fico, ferita profonda. Custodire ricordo della barbarie nazifascista è dovere morale
Dichiarazione del Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, sull'anniversario della strage di Sant'Anna di Stazzema:
"La strage di Sant'Anna di Stazzema è una ferita profonda nella storia del nostro Paese. Il 12 agosto 1944 le truppe naziste trucidarono 560 persone, tra cui bambini, donne, anziani.
Custodire il ricordo delle vittime della barbarie nazifascista rappresenta un dovere civile e morale per ognuno di noi: perché è grazie alla memoria e alla consapevolezza che ne scaturisce che possiamo portare avanti come comunità un impegno costante contro odio e violenza.
Così come è dovere delle Istituzioni non lasciar calare nell'oblio un dramma che ha segnato la nostra comunità e impegnarsi fino in fondo per rimuovere ogni segreto e zona grigia che ancora avvolge alcune pagine drammatiche della storia d'Italia. Sul portale della Camera dedicato alle commissioni di inchiesta sono accessibili i documenti acquisiti dalla Commissione che ha indagato sulle anomale archiviazioni provvisorie e sull'occultamento dei 695 fascicoli ritrovati nell'"armadio della vergogna" e riguardanti circa 15mila vittime.
Da quell'abisso in cui eravamo sprofondati l'Italia è riuscita a rialzarsi, a reagire e a riscattarsi, riconoscendosi pienamente nei principi di libertà e di democrazia della nostra Carta Costituzionale e nel patrimonio di valori ispirati alla solidarietà ed al rispetto dei diritti di ogni individuo. Valori che nulla hanno perso della loro forza e vitalità e che devono continuare a guidare le nostre scelte, per superare le sfide più difficili del nostro presente e costruire così un futuro di progresso, giustizia e pace per noi e per le generazioni che verranno".
Stazzema: Fico, ferita profonda. Custodire ricordo della barbarie nazifascista è dovere morale
Dichiarazione del Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, sull'anniversario della strage di Sant'Anna di Stazzema:
"La strage di Sant'Anna di Stazzema è una ferita profonda nella storia del nostro Paese. Il 12 agosto 1944 le truppe naziste trucidarono 560 persone, tra cui bambini, donne, anziani.
Custodire il ricordo delle vittime della barbarie nazifascista rappresenta un dovere civile e morale per ognuno di noi: perché è grazie alla memoria e alla consapevolezza che ne scaturisce che possiamo portare avanti come comunità un impegno costante contro odio e violenza.
Così come è dovere delle Istituzioni non lasciar calare nell'oblio un dramma che ha segnato la nostra comunità e impegnarsi fino in fondo per rimuovere ogni segreto e zona grigia che ancora avvolge alcune pagine drammatiche della storia d'Italia. Sul portale della Camera dedicato alle commissioni di inchiesta sono accessibili i documenti acquisiti dalla Commissione che ha indagato sulle anomale archiviazioni provvisorie e sull'occultamento dei 695 fascicoli ritrovati nell'"armadio della vergogna" e riguardanti circa 15mila vittime.
Da quell'abisso in cui eravamo sprofondati l'Italia è riuscita a rialzarsi, a reagire e a riscattarsi, riconoscendosi pienamente nei principi di libertà e di democrazia della nostra Carta Costituzionale e nel patrimonio di valori ispirati alla solidarietà ed al rispetto dei diritti di ogni individuo. Valori che nulla hanno perso della loro forza e vitalità e che devono continuare a guidare le nostre scelte, per superare le sfide più difficili del nostro presente e costruire così un futuro di progresso, giustizia e pace per noi e per le generazioni che verranno".