Commemorazione del cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana
Colleghe e colleghi,
ricorre domani, 12 dicembre, il cinquantesimo anniversario della strage di piazza Fontana che provocò 17 morti e diverse decine di feriti, segnando l'inizio della strategia della tensione e il preludio alla stagione del terrorismo.
Si trattò di un gravissimo attacco alla nostra democrazia che, pur messa a durissima prova, seppe resistere, respingendo - senza rinunciare ai principi dello Stato di diritto - la violenza e il ricatto quale strumento di affermazione di visioni ideologiche e politiche.
A questa dimostrazione di forza e di dignità del Paese non corrispose purtroppo un pieno esercizio di verità: depistaggi e complicità hanno per molti anni ostacolato il lavoro della magistratura, delle forze dell'ordine e delle commissioni parlamentari di inchiesta.
La ricostruzione storica ha ricondotto le responsabilità di quell'evento a gruppi eversivi, mossi dall'intento di promuovere in Italia una svolta autoritaria attraverso una serie di sanguinosi attentati. Ma mezzo secolo non è stato sufficiente per fare pienamente chiarezza anche sul piano giudiziario sui colpevoli di quella strage. Ciò è inaccettabile per le vittime, per i loro familiari, per uno Stato democratico.
La diffusa aspettativa di verità e giustizia non può dunque più essere ulteriormente disattesa.
Per queste ragioni l'Ufficio di Presidenza della Camera sta proseguendo nell'azione - avviata nella passata legislatura - di declassificazione e pubblicazione dei documenti formati o acquisiti dalle commissioni parlamentari di inchiesta con l'obiettivo direnderli conoscibili e più facilmente consultabili.
A questo scopo lo scorso 9 maggio, in occasione del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, è stato rilasciato nel sito della Camera un apposito Portale che rende facilmente accessibile a chiunque la documentazione formata o acquisita dalle Commissioni di inchiesta, presiedute da deputati nelle passate legislature, inclusa quella via via declassificata.
A ciò deve accompagnarsi una attenta verifica dell'attuazione delle direttive adottate dai Presidenti del Consiglio dei ministri pro-tempore al fine di rendere pubblici i documenti relativi ad alcuni tragici eventi degli anni di piombo. La democrazia di un Paese ha sempre bisogno, per restare salda, di trasparenza, di verità e di giustizia.
Alle famiglie delle vittime della strage desidero rinnovare, a nome della Camera dei deputati, i più profondi sentimenti di vicinanza, solidarietà e riconoscenza. Sentimenti che voglio estendere anche ai familiari di Antonio Megalizzi, giovane ricercatore italiano che giusto un anno fa, a Strasburgo, fu vittima di un attacco terroristico di matrice islamista e morì tre giorni dopo.
Invito l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio.
Commemorazione del cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana
Colleghe e colleghi,
ricorre domani, 12 dicembre, il cinquantesimo anniversario della strage di piazza Fontana che provocò 17 morti e diverse decine di feriti, segnando l'inizio della strategia della tensione e il preludio alla stagione del terrorismo.
Si trattò di un gravissimo attacco alla nostra democrazia che, pur messa a durissima prova, seppe resistere, respingendo - senza rinunciare ai principi dello Stato di diritto - la violenza e il ricatto quale strumento di affermazione di visioni ideologiche e politiche.
A questa dimostrazione di forza e di dignità del Paese non corrispose purtroppo un pieno esercizio di verità: depistaggi e complicità hanno per molti anni ostacolato il lavoro della magistratura, delle forze dell'ordine e delle commissioni parlamentari di inchiesta.
La ricostruzione storica ha ricondotto le responsabilità di quell'evento a gruppi eversivi, mossi dall'intento di promuovere in Italia una svolta autoritaria attraverso una serie di sanguinosi attentati. Ma mezzo secolo non è stato sufficiente per fare pienamente chiarezza anche sul piano giudiziario sui colpevoli di quella strage. Ciò è inaccettabile per le vittime, per i loro familiari, per uno Stato democratico.
La diffusa aspettativa di verità e giustizia non può dunque più essere ulteriormente disattesa.
Per queste ragioni l'Ufficio di Presidenza della Camera sta proseguendo nell'azione - avviata nella passata legislatura - di declassificazione e pubblicazione dei documenti formati o acquisiti dalle commissioni parlamentari di inchiesta con l'obiettivo di renderli conoscibili e più facilmente consultabili.
A questo scopo lo scorso 9 maggio, in occasione del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, è stato rilasciato nel sito della Camera un apposito Portale che rende facilmente accessibile a chiunque la documentazione formata o acquisita dalle Commissioni di inchiesta, presiedute da deputati nelle passate legislature, inclusa quella via via declassificata.
A ciò deve accompagnarsi una attenta verifica dell'attuazione delle direttive adottate dai Presidenti del Consiglio dei ministri pro-tempore al fine di rendere pubblici i documenti relativi ad alcuni tragici eventi degli anni di piombo. La democrazia di un Paese ha sempre bisogno, per restare salda, di trasparenza, di verità e di giustizia.
Alle famiglie delle vittime della strage desidero rinnovare, a nome della Camera dei deputati, i più profondi sentimenti di vicinanza, solidarietà e riconoscenza. Sentimenti che voglio estendere anche ai familiari di Antonio Megalizzi, giovane ricercatore italiano che giusto un anno fa, a Strasburgo, fu vittima di un attacco terroristico di matrice islamista e morì tre giorni dopo.
Invito l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio.