10/09/2021
Roma, Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli

Presentazione del Libro Blu 2020 dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM)

Buongiorno,

Saluto tutte le autorità presenti e il Direttore generale dell'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli che ringrazio per l'invito.

Sono molto lieto di introdurre la presentazione del Libro Blu 2020 dell'Agenzia, che considero uno strumento fondamentale di informazione e trasparenza in merito alle attività di un importante ente pubblico.

Il documento consente infatti alle Istituzioni, prima tra tutte il Parlamento, ma anche agli operatori economici e a tutti i cittadini, di accedere ad elementi di conoscenza e valutazione aggiornati in merito ad attività cruciali per la tutela di diritti ed interessi garantiti dalla Costituzione, come pure per il buon funzionamento del sistema produttivo e del commercio internazionale del nostro Paese.

Attraverso di esso si può comprendere l'estesa articolazione dei compiti dell'Agenzia e della loro incidenza.

Ciò vale anzitutto per il gettito erariale, avendo concorso l'agenzia ad acquisire entrate pari ad oltre 62 miliardi di euro nel solo 2020, anno peraltro di riduzione generalizzata del gettito a causa della pandemia.

Ma vale anche e soprattutto per la tutela della salute e della sicurezza, per la prevenzione e il contrasto a reati connessi al riciclaggio, al terrorismo internazionale, alla contraffazione, per il rispetto della normativa in materia di giochi e scommesse.

In questa prospettiva, vorrei anzitutto esprimere al Direttore generale Minenna e a tutto il personale dell'Agenzia il mio apprezzamento per il contributo cruciale che hanno dato per fronteggiare l'emergenza determinata dalla pandemia.

Mi riferisco, in particolare, alla celerità con cui sono state effettuate le operazioni doganali relative all'importazione di dispositivi di protezione, gel disinfettanti ed altri beni necessari per prevenire la diffusione del Covid, garantendo al tempo stesso la rigorosa verifica della conformità alle certificazioni e l'individuazione di frodi particolarmente pericolose.

Questa attività di controllo a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini è, al di là dell'emergenza Covid, uno dei profili forse meno noti che il Libro blu pone in evidenza.

Penso, ad esempio, a quanto si riporta in merito al sequestro, effettuato dall'Ufficio delle Dogane di Napoli, di ben 32.400 giocattoli di provenienza cinese contraffatti e pericolosi, che avrebbero potuto arrecare danni gravi a bambini.

O alla protezione dalla contraffazione e da altre pratiche criminose dei settori tessile, delle calzature e degli accessori di abbigliamento, una delle eccellenze del nostro Paese in cui operano migliaia di piccole e medie imprese e moltissimi lavoratori qualificati.

Proprio con riferimento alla contraffazione, il Libro Blu ci impone di svolgere una riflessione sulla questione della convergenza degli standard con i quali vengono effettuati i controlli doganali negli Stati membri dell'Unione Europea. Viene infatti sottolineato come si sia registrato negli ultimi anni lo spostamento dei traffici verso quei Paesi dell'Unione che hanno normative penali meno rigorose o in cui la contraffazione non è considerata reato ma illecito amministrativo, oppure verso determinati porti o altri punti di ingresso delle merci in cui i controlli sono meno stringenti.

Poiché le merci provenienti dai Paesi terzi, una volta espletate le formalità doganali in uno Stato membro, possono essere immesse in consumo in un altro Stato membro, senza necessità di ulteriori formalità, l'inadeguatezza dei controlli produce un danno che si propaga in tutta l'Unione.

Anche in questo ambito è dunque necessario adoperarsi per garantire una maggiore ed effettiva armonizzazione delle regole e delle pratiche vigenti in tutti gli Stati membri, a tutela dell'interesse comune, prevenendo ogni tentazione di concorrenza sleale in seno all'Unione.

Ciò è quanto mai necessario anche alla luce della crescita costante del mercato dell'e-commerce.

Considerazioni analoghe valgono anche con riferimento al ruolo che l'Agenzia svolge nella prevenzione e nel contrasto di ulteriori, gravi fenomeni illegali connessi al commercio internazionale, quali il riciclaggio e l'evasione fiscale.

Voglio dedicare qualche parola, avviandomi alla conclusione, anche all'importante ruolo che l'Agenzia esercita in merito ai giochi e alle scommesse. Si tratta di un settore di grande delicatezza, in cui si fatica da decenni a trovare un equilibrio tra gli interessi dell'erario, che ricava un gettito molto significativo, e la tutela dei cittadini, soprattutto minori, dai rischi della ludopatia.

Il Libro blu dimostra come l'Agenzia operi in questo ambito sia per assicurare la riscossione dei tributi, sia per contrastare crescenti fenomeni di illegalità, quali, tra le altre cose, le truffe online, il gioco illegale su siti web irregolari, l'elusione del divieto di gioco ai minori.

Al tempo stesso, dal documento emerge come il quadro normativo in materia sia estremamente complesso e frammentato per il susseguirsi di numerose modifiche normative e per l'assenza di una visione organica da parte del Legislatore.

Credo che Parlamento e Governo debbano valutare con urgenza una riforma organica di giochi e scommesse che sappia meglio contemperare la tutela di tutti gli interessi, a partire da quello della salute dei cittadini che è e deve essere la priorità.

In conclusione: credo che la sfida principale dell'Agenzia in questa fase di rilancio dell'economia stia nella capacità di definire un equilibrio tra due istanze.

Per un verso, l'Agenzia è chiamata a velocizzare le procedure doganali e a semplificare gli adempimenti amministrativi in modo da facilitare l'attività dei contribuenti.

Per altro verso, occorre che la pur necessaria semplificazione non pregiudichi l'effettività della preziosa azione di prevenzione e contrasto di gravi illeciti.

Sono certo che riuscirete a trovare questo equilibrio, alla luce degli elementi incoraggianti che emergono dal Libro blu.

Mi riferisco alla sempre più intensa digitalizzazione, alla crescente attenzione verso le istanze dei portatori di interesse che vengono coinvolti nella definizione delle decisioni e degli atti regolatori dell'Agenzia e alla definizione di accordi di cooperazione con altre Amministrazioni, per evitare inutili duplicazioni e rallentamenti.

Attraverso questi strumenti si può rendere più attrattivo il sistema Paese senza pregiudicare la tutela degli interessi nazionali ed europei affidati all'Agenzia.

Vi ringrazio.