23/04/2022
Bari, Teatro Kursaal Santa Lucia

Intervento del Presidente all'incontro 'La resistenza è il futuro'

Buongiorno a tutti.

Saluto il Presidente della Regione Puglia, il Sindaco di Bari, le autorità e tutti i presenti. Saluto il Maestro Lotoro con cui lo scorso anno organizzammo come Camera una bellissima iniziativa per il Giorno della Memoria.

Considero apprezzabile la vostra scelta di dotarvi di un organismo come l'Osservatorio regionale sui Neofascismi in grado di monitorare non soltanto ogni manifestazione di apologia del fascismo ma più in generale i fenomeni di propaganda e di discriminazione razziale e xenofoba.

Di fronte alle manifestazioni di intolleranza, odio e violenza, di sopraffazione, le Istituzioni devono reagire, dare l'esempio e favorire iniziative per promuovere quei valori fondamentali che sono alla base della convivenza civile. La dialettica democratica, i diritti fondamentali, il rispetto, la solidarietà, la tolleranza vanno coltivati ogni giorno, tutelati con consapevolezza. L'avvicinarsi del 25 aprile amplifica questa riflessione. Celebriamo la liberazione del nostro Paese dall'occupazione nazifascista e ripercorriamo le tappe che hanno portato alla nascita della Repubblica e all'affermazione di quei principi democratici che sono diventati i pilastri della nostra comunità. Anche questo esercizio di memoria è essenziale per rispondere a ogni fenomeno di violenza e odio.

Dobbiamo dunque rinnovare la memoria della lotta partigiana e riaffermare che la nostra Costituzione e il nostro ordinamento democratico si fondano sulla Resistenza e sull'antifascismo.

Dobbiamo ricordare coloro che hanno combattuto, anche a costo della loro stessa vita, per garantirci un orizzonte di libertà, di eguaglianza e di democrazia.

Rendere loro omaggio significa rendere tutti consapevoli - soprattutto le nuove generazioni - che i nostri diritti e le nostre libertà non devono mai essere dati per scontati. Non sono acquisiti per sempre e vanno difesi e promossi ogni giorno, in Italia, in Europa e nel mondo.

In questa chiave, non possiamo oggi celebrare la Festa della Liberazione senza ribadire la nostra piena solidarietà alla resistenza del popolo ucraino contro la brutale invasione operata dalla Federazione russa.

La pur necessaria analisi del complesso contesto geopolitico in cui questo conflitto è maturato, non può infatti in alcun modo mettere sullo stesso piano aggressori e aggrediti.

Non può condurre a negare il diritto di uno Stato e di un popolo a difendersi. L'Italia e il suo Parlamento sono al fianco dell'Ucraina: lo hanno dimostrato approvando gli aiuti - anche militari - dati alle istituzioni ucraine per difendersi da un'aggressione che mina la sua sovranità e i diritti del suo popolo. Va quindi decisamente riconosciuta da tutti la resistenza del popolo ucraino.

Allo stesso modo è fondamentale non smettere mai di ribadire che l'obiettivo deve essere quello di un cessate il fuoco prima e di un percorso verso una conferenza di pace subito dopo.

Mi avvio alla conclusione. Dobbiamo essere più che mai fieri di coloro che dimostrarono a fronte dell'oppressione e della violenza nazifascista non soltanto coraggio ed abnegazione ma soprattutto tenacia nel non rassegnarsi mai. Ed una straordinaria volontà di costruire, a tutti i costi, un futuro di diritti e di pace.

La memoria della Resistenza deve essere pertanto impegno non solo delle Istituzioni ma anche di tutti i cittadini. Un patrimonio comune che appartiene alla memoria collettiva europea.

Ciascuno di noi - lo ribadisco - deve essere sempre in prima linea nella difesa dei valori democratici respingendo ogni possibile nuova forma di estremismo, di odio, violenza e prevaricazione, di qualsiasi matrice.

In questo senso, solo in questo senso, la resistenza è e sempre sarà "un bel futuro".

Vi ringrazio.