30/09/2018

Iniziativa promossa per commemorare il settantaquattresimo anniversario dell’eccidio di Monte Sole

Il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha inviato il seguente messaggio al Sindaco di Marzabotto, Romano Franchi, in occasione dell'iniziativa promossa per commemorare il settantaquattresimo anniversario dell'eccidio di Monte Sole:

"In occasione dell'iniziativa promossa per commemorare il settantaquattresimo anniversario dell'eccidio di Monte Sole, desidero esprimere a tutta la comunità di Marzabotto i sentimenti della mia più sentita vicinanza e solidarietà.

L'efferata sequela di stragi compiute dalle truppe naziste nel comune di Marzabotto e nelle colline di Monte Sole tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 rappresenta una delle pagine più dolorose della storia del nostro Paese. La mattina del 29 settembre, in particolare, le truppe naziste mossero verso le abitazioni, le chiese e le scuole lasciando dietro di sé solo distruzione e morte. Persone inermi di ogni età e sesso furono sterminate a colpi di mitragliatrice e bombe a mano. Nella frazione di Casaglia di Monte Sole, il parroco e alcuni fedeli vennero uccisi in chiesa. Il resto delle persone fu condotto e trucidato nel cimitero; tra loro vi erano cinquanta bambini.

La memoria di tanto orrore non può e non deve essere mai cancellata.

Ricordare è necessario innanzitutto per conoscere i passaggi di grande sofferenza che hanno segnato la strada del nostro Paese verso la conquista della libertà e della democrazia. Per comprendere come la forza ideale e civile che animò la resistenza contro i nazifascisti abbia preso le mosse dall'esigenza profonda, diffusa in tutto il Paese, di dare un senso alla follia della tragedia vissuta, facendone un punto di partenza per costruire un futuro di convivenza pacifica. Per valere, infine, come un monito costante per la coscienza civile, affinché sia sempre alta l'attenzione contro il pericolo di nuove e sempre possibili degenerazioni violente e autoritarie.

È importante essere consapevoli, soprattutto i più giovani, di come la nostra democrazia, i cui principi confluirono poi nella Carta Costituzionale, affondi le sue radici proprio in quel drammatico contesto storico. Dobbiamo esserne fieri, ma soprattutto degni, difendendola sempre in modo incondizionato e attuandone pienamente e coerentemente i principi e i valori.

La nostra Carta rimane la guida ideale per orientare il cammino della comunità nazionale nella costruzione di una società sempre più giusta, solidale e pacifica."