27/06/2018

Prima Giornata Nazionale dei sordociechi

Il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha inviato il seguente messaggio all'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti-UICI - Lega del Filo d'Oro, in occasione della prima Giornata Nazionale dei sordociechi:

"Rivolgo il mio saluto a tutti i partecipanti e le partecipanti al convegno organizzato oggi in occasione della prima Giornata Nazionale dei sordociechi.

La ricorrenza odierna costituisce una importante occasione per richiamare le istituzioni pubbliche, gli operatori del settore e tutta la nostra società a un maggiore impegno per consentire l'integrazione e la partecipazione alla vita sociale delle migliaia di persone colpite da questa disabilità.

I dati forniti dall'ISTAT ed aggiornati al 2016 evidenziano come per oltre l'85% dei sordociechi sia difficile uscire di casa e risulti difficoltoso l'accesso ai servizi pubblici; il 66,5% di persone lamenta la difficoltà a "incontrare amici e parenti"; il 78,7 non riesce a occuparsi dei propri interessi, hobby o a partecipare a eventi culturali e d'intrattenimento.

Si tratta di dati che rivelano dunque gravi difficoltà nella comunicazione, nell'apprendimento, nella possibilità di essere autosufficienti e nelle relazioni interpersonali. E che ricordano dunque a tutti noi come questa forma di disabilità vada affrontata non solo dal punto di vista medico ma anche sociale.

Sicuramente è necessario potenziare la ricerca scientifica e investire di più nella formazione degli operatori sanitari; ma è compito delle Istituzioni anche, e soprattutto, quello di garantire i diritti delle persone sordocieche e favorire la loro integrazione sociale e civile, promuovendo quella cultura dell'inclusione che rappresenta uno dei valori-guida della nostra società.

Un'attenzione particolare deve essere riservata anche alle famiglie delle persone sordocieche, attraverso misure di sostegno e di supporto al loro prezioso impegno di assistenza e di cura. Nella scorsa legislatura è stata approvata la legge c.d. sul "Dopo di noi" che reca misure di assistenza, cura e protezione in favore delle persone con disabilità gravi, che sono prive di sostegno familiare, perché mancanti di entrambi i genitori o perché i genitori non sono più in grado di fornire l'adeguato sostegno. Ma molto ancora c'è da fare, sul piano normativo, finanziario e culturale.

Confido, pertanto, che dalla discussione che si svilupperà nel corso del vostro convegno possa emergere un contributo qualificato su tutti questi aspetti. Contributo che potrà arricchire anche il dibattito parlamentare e pubblico in materia.

Vi esprimo i più sentiti auguri per il miglior esito dell'iniziativa."