06/08/2019

Trentanovesimo anniversario dell’assassinio del Procuratore Capo di Palermo, Gaetano Costa

Il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha inviato il seguente messaggio al Presidente della Fondazione Gaetano Costa, Claudio dell'Acqua, in occasione del trentanovesimo anniversario dell'assassinio del Procuratore Capo di Palermo, Gaetano Costa:

"In occasione del trentanovesimo anniversario dell'assassinio da parte della mafia del Procuratore Capo di Palermo, Gaetano Costa, desidero esprimere, a nome di tutta la Camera dei deputati, la più sincera vicinanza e solidarietà ai familiari ed ai promotori della commemorazione odierna.

Il tempo trascorso non può scalfire il ricordo di questo brillante magistrato, impegnato con tenacia, e spesso in solitudine, nella lotta alla mafia, di cui aveva compreso la subdola capacità di infiltrazione economica, politica e sociale.

Costa fu tra i primi ad indicare l'esigenza di sviluppare sistemi investigativi e repressivi innovativi. Onorare la sua memoria significa raccogliere questa testimonianza di coraggio, significa far sì che il suo operato competente, risoluto e rigoroso possa ispirare quanti, ancora oggi, sono impegnati nel difficile compito di contrasto alla criminalità organizzata.

Mi riferisco in particolare ai magistrati, alle forze dell'ordine, alle Istituzioni, centrali e locali, ai singoli cittadini, tutti chiamati, ciascuno nell'ambito dei propri ruoli e delle rispettive competenze, a fare la propria parte. A non cedere alla rassegnazione, ad impegnarsi ogni giorno per una rinascita della coscienza civile, per difendere i principi di legalità e di democrazia contro la violenza e la sopraffazione criminale.

Le persone che, come Gaetano Costa, non hanno esitato a sacrificare la propria vita per difendere i valori della legalità e della giustizia, sono diventati simbolo di un percorso di civiltà di cui hanno voluto indicare e trasmetterci le coordinate, ideali ed operative.

A tutti noi il compito di far avanzare e portare a termine tale percorso, riaffermando con forza la dignità di uno Stato non più disposto ad essere ostaggio della violenza mafiosa."