09/08/2019

Ventottesimo anniversario della scomparsa di Antonino Scopelliti

Il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha inviato il seguente messaggio alla Presidente della Fondazione Antonino Scopelliti, Rosanna Scopelliti, in occasione del 28° anniversario della scomparsa di Antonino Scopelliti:

"Desidero rivolgere i miei saluti più cordiali ai partecipanti alla cerimonia di commemorazione del 28° anniversario della scomparsa di Antonino Scopelliti, ucciso per mano della criminalità organizzata il 9 agosto 1991. Alla figlia Rosanna, Presidente della Fondazione intitolata al magistrato, esprimo in particolare la più sincera vicinanza.

Antonino Scopelliti avrebbe dovuto rappresentare l'accusa in Cassazione nel maxiprocesso a Palermo contro Cosa nostra. Fu ucciso perché - come ha confermato il recente ritrovamento dell'arma del delitto in provincia di Catania - non disposto a piegarsi alle violente minacce della mafia. La sua vita fu il prezzo pagato per il proposito, non negoziabile, di restare fedele al suo Paese, ai valori della Costituzione, ai suoi ideali di libertà, di coraggio e di legalità.

La morte del giudice aprì di fatto la stagione stragista che avrebbe portato, poco tempo dopo, alle bombe di Capaci e di via D'Amelio in cui furono uccisi Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e le loro rispettive scorte: magistrati accomunati da un crudele destino, ma anche da brillanti capacità professionali, spese nella ricerca di nuovi metodi di indagine, di una comprensione più approfondita del fenomeno mafioso, di azioni di contrasto più innovative. Accomunati, soprattutto, dalla volontà di impegnarsi per un Paese migliore.

Non vi è dubbio che la lotta contro la criminalità organizzata abbia conseguito, da allora, risultati importanti, sul piano investigativo e anche normativo.

Ciononostante, permangono, anche a distanza di tanto tempo, troppe pagine lasciate in bianco della nostra storia recente, vicende drammatiche non contestualizzate in tutti i loro elementi; e conseguentemente non sono ancora state definite le identità dei singoli mandanti di brutali delitti di matrice mafiosa, come quello di Antonino Scopelliti. Sono storie di giustizia negata inaccettabili per i familiari delle vittime, ma altrettanto inammissibili per una democrazia compiuta.

È proprio sulle basi della verità e della trasparenza che si può costruire un'azione di contrasto efficace contro tutte le mafie; un impegno che deve coinvolgere, accanto alle Forze dell'ordine ed alla Magistratura, tutte le componenti sane della società.

Anche le Istituzioni e la politica devono fare la propria parte, in particolare attraverso una normativa che sia costantemente attenta al fenomeno, come quella approvata recentemente in materia di voto di scambio politico-mafioso, e che miri a contrastare la penetrazione della criminalità organizzata nel tessuto politico-istituzionale nazionale.

Siamo consapevoli delle difficoltà che ancora permangono e dei problemi che restano da affrontare, ma i segnali di speranza devono prevalere sulla rassegnazione e sul fatalismo.

Sono convinto che restare saldamente fedeli a questa aspirazione sia il modo migliore per onorare la memoria di Antonino Scopelliti e di tutte le vittime della mafia."