12/08/2020

76° anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema

Il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha inviato il seguente messaggio al Direttore Istituzione Parco Nazionale della Pace Museo Storico della Resistenza di Sant'Anna di Stazzema, Dott. Michele Morabito, in occasione del 76° anniversario dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema:

"Nel giorno del 76° anniversario dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, in cui 560 persone inermi furono trucidate dai nazifascisti, desidero esprimere a tutta la vostra comunità la partecipazione, mia personale e di tutta la Camera dei deputati, a questo momento di commemorazione.

Il ricordo della inaudita e scellerata ferocia di quell'evento ci colpisce profondamente ancora oggi. Nessuno venne risparmiato, neppure i bambini che, appena qualche giorno prima, erano stati immortalati in una foto mentre facevano un girotondo davanti alla piazza della Chiesa.

Da quel tragico giorno Sant'Anna di Stazzema è divenuta uno dei luoghi simboli che testimoniano, con particolare efficacia, quanta sofferenza, da Nord a Sud, abbia segnato il cammino del nostro Paese verso la conquista della libertà e della democrazia. Un luogo dove ho percepito in maniera netta e radicata- in occasione della visita che ho compiuto nell'aprile del 2019, ma anche lo scorso 2 giugno, nel collegamento streaming per la Festa della Repubblica - il senso della memoria e la legittima richiesta di verità e di giustizia.

Le Istituzioni non possono lasciar calare nell'oblio un dramma come quello vissuto dalla vostra comunità, perché un Paese che non si impegnasse fino in fondo nel rimuovere ogni zona grigia del proprio vissuto finirebbe per negare una parte cruciale della propria identità storica e morale e per vanificare il senso pieno della democrazia.

Anche per questo la Camera ha creato un portale che consente l'accesso ai documenti acquisiti dalle commissioni di inchiesta, tra cui anche quelli della Commissione che ha indagato sulle anomale archiviazioni provvisorie e sull'occultamento dei 695 fascicoli ritrovati nell'"armadio della vergogna" e riguardanti circa 15mila vittime. Ogni traccia documentale va infatti recuperata per ricomporre capitoli di storia con troppe pagine strappate.

Questo ci aiuta nell'indispensabile lavoro di memoria che occorre portare avanti e nello spiegare ai più giovani ed alle future generazioni che la pace e la libertà vanno alimentate e difese costantemente.

L'Italia ha conosciuto il buio della dittatura e della guerra, ma ha saputo reagire e riscattarsi, riconoscendosi nei principi di libertà e di democrazia della nostra Carta Costituzionale e nel patrimonio di valori ispirati alla solidarietà ed al rispetto dei diritti di ogni individuo.

È questa la cifra di una identità che deve, in ogni tempo e condizione, continuare a contraddistinguerci ed a guidare le nostre scelte."