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Messaggi
XI edizione Festival del Lavoro
Il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha inviato il seguente messaggio al Presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, Marina E. Calderone, in occasione del XI edizione del Festival del Lavoro:
"Desidero rivolgere il mio saluto più cordiale ai partecipanti e alle partecipanti alla undicesima edizione del Festival del Lavoro.
Questa iniziativa costituisce una preziosa occasione per svolgere una seria e approfondita riflessione sul tema della tutela del lavoro, anche alla luce della grave crisi che stiamo attraversando. Il titolo che avete scelto per quest'anno - "L'Italia riparte dal lavoro" - indica in tal senso una priorità assoluta per il Paese.
In una fase così delicata e complessa dobbiamo infatti tutti adoperarci per assicurare condizioni di vita dignitose e per creare posti di lavoro stabili e di qualità, affinché ciascuno possa costruire un futuro all'altezza delle proprie aspettative. Avendo sempre cura di non lasciare indietro nessuno.
Ed è proprio in questa logica che ritengo che debbano essere rafforzati ed ampliati anche gli strumenti di sostegno al reddito, che consentono, da un lato, di affrontare con maggiore serenità gli inevitabili cambiamenti che questa crisi sta già producendo e, dall'altro, di tutelare la dignità delle persone.
Sicuramente la creazione del nuovo strumento SURE da parte dell'Unione europea, in via di approvazione definitiva, e le misure introdotte nel nostro ordinamento a tutela di chi ha perso o rischia di perdere il proprio lavoro sono un primo passo importante.
Come è apprezzabile - al fine di creare nuova occupazione e di contrastare il lavoro nero - l'introduzione, dallo scorso 1° ottobre, dello sgravio del 30% dei contributi previdenziali dovuti dalle imprese localizzate nelle regioni dell'Italia meridionale.
E certamente l'attuazione del Piano nazionale per la ripresa, volto ad utilizzare le ingenti risorse stanziate dall'Unione europea e su cui il Parlamento si è espresso la scorsa settimana, offrirà straordinarie opportunità per lavoratori e imprese nel quadro di una conversione in senso economicamente e socialmente sostenibile del nostro modello di sviluppo.
Ma molto resta da fare perché la crisi non pregiudichi diritti e condizioni di vita. Resto fermamente convinto che mai come in questa fase la Costituzione debba continuare ad essere attuata in tutti i luoghi di lavoro, per dare piena attuazione al suo dettato che incardina proprio sul lavoro l'opportunità di ciascun individuo di emanciparsi e di contribuire alla costruzione di una società pienamente libera e democratica.
Garantire centralità e dignità al lavoro di tutti i cittadini, contrastare la deprivazione e la perdita dei diritti, in particolar modo di chi è più esposto ai rischi del precariato, è una priorità. Ed è per questo che serve un dibattito alto e serio sull'introduzione di un salario minimo.
Abbiamo quindi il dovere di assicurare sempre ai lavoratori condizioni di sicurezza e di qualità.
Sono queste le direttrici lungo le quali deve muoversi l'impegno delle Istituzioni per affrontare le complesse sfide che ci attendono."