28/05/2021
Brescia

47º anniversario dell’attentato di Piazza della Loggia

Il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha inviato il seguente messaggio a Emilio Del Bono, Sindaco di Brescia in occasione del quarantesettesimo anniversario della strage di Piazza della Loggia:

"In questo giorno in cui ricordiamo il 47º anniversario dell'attentato di Piazza della Loggia, desidero rivolgere al Sindaco di Brescia, alle famiglie delle vittime e a tutta la cittadinanza, anche a nome della Camera dei deputati, i più profondi sentimenti di solidarietà e vicinanza.

In quella terribile strage, il 28 maggio 1974, morirono 8 persone e oltre 100 furono i feriti. Vittime del proposito di uccidere persone inermi che - a Brescia come in molte altre città d'Italia - era parte di un progetto folle volto a colpire le istituzioni democratiche e la convivenza civile nel nostro Paese.

Il prezzo pagato dalla comunità nazionale nella lotta contro questa azione eversiva fu altissimo.

Ciononostante, il Paese non si piegò alla logica del terrore. Difese la democrazia - senza mai derogare ai principi e ai valori costituzionali - grazie anche al lavoro coraggioso della magistratura e delle forze dell'ordine, così come alla determinazione delle componenti sane della società che non intendevano rassegnarsi alla violenza quale strumento di affermazione di ideologie e di aspirazioni.

Oggi quella stagione del terrore sembra lontana nel tempo; e tuttavia è ancora molto forte l'esigenza di assicurare verità e giustizia sulle responsabilità di molti di quegli avvenimenti.

Una esigenza che, senza coltivare odio o spirito di vendetta, risponde alla legittima aspirazione di portare a termine un percorso di ricostruzione storica e giudiziaria, troppo spesso deviato o interrotto da colpevoli depistaggi e complicità.

Nella memoria e nella giustizia, Istituzioni e cittadini possono trovare un punto unificante e, al tempo stesso, un terreno condiviso su cui ribadire l'impegno nella difesa e nella diffusione, in particolare tra le giovani generazioni, del patrimonio dei valori democratici e dei principi della persona sanciti dalla nostra Carta costituzionale.

È in questa direzione che si colloca l'opera di declassificazione e pubblicazione degli atti formati o acquisiti dalle commissioni parlamentari di inchiesta, avviato dalla Camera dei deputati nella passata legislatura e proseguito in quella in corso.

Così come si colloca l'instancabile opera delle associazioni dei familiari delle vittime, segni evidenti di un percorso di maturazione compiuto dalla nostra democrazia, il migliore degli antidoti al drammatico ripetersi di tali drammatici eventi."