17/10/2021
Roma

Commemorazione della deportazione degli ebrei di Roma

Il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha inviato il seguente messaggio a Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant'Egidio, e Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, in occasione della commemorazione della deportazione degli ebrei di Roma:

"È con sincera commozione che rivolgo il mio saluto ai partecipanti alla commemorazione della deportazione degli ebrei di Roma.
Ricordiamo oggi una delle pagine più dolorose della storia italiana e mondiale, frutto dalla furia criminale nazifascista: una ferita che per la città di Roma, e per tutto il Paese, resta indelebile ed insanabile.

All'alba di quel drammatico giorno, come evoca la targa apposta al Portico d'Ottavia, il ghetto venne invaso e circondato dai camion dei tedeschi; i nazisti irruppero nelle case, costringendo le persone, anche gli anziani e gli invalidi, a prendere le loro cose e a scendere in strada dove furono fatti salire sui camion.
Nessuno di loro poteva immaginare l'orrore che li attendeva: 1024 romani di origine ebraica, molti dei quali bambini e anche neonati, sarebbero stati infatti deportati nel campo di sterminio di Auschwitz dove morirono di stenti, nelle camere a gas e nei forni crematori. Solo quindici uomini e una donna sarebbero ritornati; nessun bambino, invece, sopravvisse a quell'inferno.

Oggi il nostro pensiero commosso va innanzitutto a tutte le vittime dell'Olocausto e ai sopravvissuti che, con coraggio e grande determinazione, hanno dedicato la propria esistenza nel dare voce alla narrazione di fatti che soltanto una testimonianza vissuta in prima persona poteva restituire nella loro piena aberrazione.
Ciò rende ancora forte, a 78 anni di distanza da quell'evento, l'esigenza di sapere, di ricordare, soprattutto di far comprendere quanto la collettività umana abbia bisogno dei moniti della storia per non ripetere errori e tragedie talora irreversibili.
La memoria della Shoah è un dovere morale e civile posto in capo a tutta la Comunità nazionale dalla nostra Costituzione nata dalla Resistenza e fondata sul ripudio del fascismo e sull'affermazione di principi e valori democratici. Ciò significa fare i conti con il nostro passato, riconoscendo che anche in Italia furono molti i complici dello sterminio. Che furono approvate vergognose leggi razziali alle quali pochi, nelle istituzioni, nella società, nel mondo culturale, ebbero il coraggio di opporsi apertamente.

Per tali ragioni, vanno contrastati con forza, anche alla luce di quanto prescrive la legge, gli atti di quanti, diffondendo teorie negazioniste, offendono non soltanto la memoria di milioni di vittime, ma veicolano messaggi di odio letali per la democrazia e per una convivenza pacifica.
Così come vanno contrastati in modo netto ed inequivocabile fenomeni di antisemitismo. Fenomeni purtroppo in crescita che mortificano e minacciano la nostra comunità e determinano rischi per la sicurezza dei nostri concittadini ebrei.

Ognuno deve fare la sua parte: le Istituzioni innanzitutto. Ricordo a questo proposito la risoluzione sul contrasto di fenomeni di odio e razzismo antisemita approvata lo scorso anno dalle Commissioni Affari costituzionali e Cultura della Camera e l'istituzione al Senato della Commissione presieduta dalla senatrice Liliana Segre. Ma occorre ugualmente che ognuno di noi porti avanti un impegno culturale e quotidiano costante. Dobbiamo saper rendere ogni nostro comportamento coerente con i valori di libertà, giustizia, solidarietà e rispetto dei diritti di ogni persona e gruppo sociale."