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Messaggi
Presentazione del libro “Scuola negata. Le leggi razziali e il Liceo 'E.Q. Visconti'”
Il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha inviato il seguente messaggio a Rita Pappalardo, Dirigente Scolastico del Liceo 'E.Q. Visconti' di Roma, in occasione della presentazione del libro "Scuola negata. Le leggi razziali e il Liceo 'E.Q. Visconti'":
"È con grande piacere che rivolgo il mio saluto più cordiale a tutti i partecipanti alla presentazione del libro "Scuola negata. Le leggi razziali e il Liceo 'E.Q. Visconti'".
Desidero manifestare il mio sincero apprezzamento per questa iniziativa, che contribuisce a trasmettere la memoria e la conoscenza - soprattutto alle generazioni più giovani - di una delle pagine più drammatiche della nostra storia.
L'orribile piano di sradicare ed espellere i cittadini ebrei dalla vita civile, culturale e lavorativa del nostro Paese avvenne nell'indifferenza pressoché generale. Pochissimi ebbero il coraggio di opporsi apertamente agli ignominiosi provvedimenti contro la razza che portarono, dopo l'8 settembre del 1943, alla schedatura, alla cattura, alla concentrazione nei campi di lavoro e alla deportazione degli ebrei italiani verso i campi della morte.
A proposito delle leggi razziali la senatrice Liliana Segre, espulsa dalla scuola all'età di 8 anni, ha detto che una delle cose più crudeli è stata quella di far sentire invisibili i bambini: molti dei suoi compagni, al rientro a scuola, non si accorsero nemmeno che il suo banco fosse rimasto vuoto.
Occorre prendere coscienza della radice di odio che fu all'origine di tanto orrore perché, come scrisse Primo Levi, «ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre». In questa fase storica atti terroristici e manifestazioni crescenti di antisemitismo determinano - anche in un continente come l'Europa - rischi inaccettabili per la sicurezza dei nostri concittadini ebrei, al punto da indurli in alcuni casi ad abbandonarlo.
Il recente, gravissimo, episodio di odio antisemita subito da un ragazzino aggredito e insultato da due coetanee, dimostra ancora una volta l'assoluta necessità di tenere sempre alta l'attenzione contro ogni forma di intolleranza, indifferenza e oblio che, ancora oggi, rischiano di alimentare nuovi orrori e nuove atrocità.
Le Istituzioni, come tutti gli attori sociali e i singoli cittadini, sono dunque chiamate ad un impegno non negoziabile: rispettare, applicare, diffondere i valori di libertà, giustizia, solidarietà e rispetto dei diritti di ogni individuo, mantenendo salda la rotta verso un futuro di pace in cui la dignità umana sia sempre tutelata e non vi sia spazio per violenze e prevaricazioni. Per queste ragioni mi sono voluto recare, con la Presidente del Senato, lo scorso 27 gennaio, in occasione del Giorno della memoria, al Portico d'Ottavia innanzi alla lapide che ricorda la tragica razzia del ghetto di Roma.
Con questo auspicio formulo i miei più sentiti auguri per il pieno successo dell'evento."