11/06/2019
Montecitorio, Sala della Regina

Intervento del Presidente della Camera dei deputati alla cerimonia di proclamazione del vincitore della sesta edizione del Premio Strega Giovani

Buon pomeriggio a tutti e a tutte.

Saluto gli organizzatori del Premio Strega, gli autori candidati, gli editori, gli studenti giurati e i loro insegnanti presenti oggi.

Sono molto felice che anche quest'anno la Camera dei deputati ospiti la Cerimonia di proclamazione del vincitore della 6ª edizione del Premio Strega Giovani.

È un'iniziativa di grande importanza per le Istituzioni, la cultura e l'editoria nel nostro Paese.

Il Premio ha il merito di coinvolgere i giovani nella lettura e nella scoperta della narrativa italiana dei nostri giorni, offrendo un'importante occasione di crescita e di formazione per gli studenti, e un momento di arricchimento per tutti, grazie al confronto tra generazioni.

Sono molto contento, in questa prospettiva, che dallo scorso anno sia stato coinvolto nell'iniziativa anche l'istituto penale minorile di Nisida, che ha costituito un suo gruppo di lettura e che partecipa alla votazione.

A ogni giovane - anche e soprattutto a chi ha fatto ingresso nel circuito penale - dev'essere garantita l'opportunità di intraprendere un percorso di educazione che lo renda un cittadino informato, consapevole, leale e responsabile. È questo lo spirito che ha animato l'ideazione del progetto "Percorsi di cittadinanza", realizzato dalla Camera in collaborazione con il Ministero della Giustizia e il Ministero dell'Istruzione, per promuovere un programma di educazione alla cittadinanza e di conoscenza della Costituzione nelle scuole e nelle carceri minorili. Sono convinto che iniziative del genere siano essenziali per rendere più forte e coesa la nostra comunità.

In questo senso, il libro rappresenta uno strumento prezioso per la circolazione di conoscenze, di idee, di esperienze, di emozioni.

In una società aperta, pluralistica e democratica come la nostra, i libri sono e devono essere sempre più strumento di curiosità, quindi fonte e veicolo di libertà. La cultura, la vera cultura, può svilupparsi solo quando c'è la libertà, quando l'espressione del pensiero e dei sentimenti non incontra vincoli e censure. Voglio ringraziare la professoressa Dell'Aria che oggi è qui con noi: il suo lavoro e il suo esempio ci ricordano proprio l'importanza della libera espressione del pensiero, lo sviluppo della coscienza critica, e del ruolo che ha e deve avere la nostra scuola pubblica.

La cultura è libera di circolare quando la produzione letteraria o artistica non diventa uno strumento esclusivo di propaganda o di diffusione di un'unica ideologia o pensiero. Ma al contrario elemento dialettico, esaltazione di punti di vista diversi, di emozioni e scoperte.

Lo dimostra la stessa storia del Premio Strega che significativamente è quasi coetaneo della nostra Repubblica, essendo nato nel 1947, un anno dopo il referendum del 2 giugno e un anno prima dell'entrata in vigore della nostra Costituzione.

Il Premio è nato quindi nel momento in cui - dopo la liberazione dal nazifascismo - si è realizzata compiutamente la democrazia nel nostro Paese e si è tornati a scrivere e pubblicare liberamente.

Non dobbiamo mai dimenticarlo. Come non dobbiamo dimenticare che la democrazia e la libertà richiedono che ognuno di noi sia posto nelle condizioni di conoscere per fare scelte, per deliberare. Che ognuno di noi sviluppi uno spirito critico e una capacità di giudizio indipendente.

Leggere contribuisce a renderci cittadini attivi e liberi. Ed è un'attività tutt'altro che solitaria: ci mette in contatto con le storie degli altri, ci consente di guardare il mondo con occhi sempre nuovi, ci insegna che non dobbiamo avere paura degli altri. Ci fa comprendere quanto sia importante saper convivere pacificamente con chi è diverso da noi, magari di etnia, religione o di radici culturali differenti.

Considero essenziale, per il buon funzionamento della nostra democrazia e della nostra società, promuovere la lettura.

Purtroppo i dati Istat in materia, aggiornati al 2017, non sono confortanti. Dipingono un quadro in cui a leggere libri - per motivi diversi da quelli strettamente scolastici o professionali - nel nostro Paese siamo sempre meno.

Un quadro in cui le biblioteche e le librerie - soprattutto quelle indipendenti - faticano a porsi come propulsori della lettura; in cui c'è una chiara tendenza alla concentrazione nel settore con i "grandi" editori che pubblicano più dell'80% dei titoli sul mercato, mentre la piccola e media editoria, negli ultimi vent'anni, ha visto diminuire il proprio peso. Credo che, per la ricchezza dell'offerta culturale, il ruolo dei piccoli editori andrebbe invece salvaguardato.

Ci sono però anche altri dati che destano ottimismo e riguardano proprio voi giovani: siete i migliori lettori! Infatti molti di voi rientrano nella categoria dei "lettori forti", con la lettura di almeno un libro al mese.

Avete una lezione importante da insegnare a noi adulti, come è avvenuto anche per le campagne di sensibilizzazione per l'ambiente portate avanti da tanti vostri coetanei in tutto il mondo.

Quella curiosità, quella fame di conoscenza e di comprensione del mondo e dei rapporti umani, che è più vivace in una certa fase della vita, non va mai ignorata e anzi è da alimentare continuamente. Siamo noi a imparare da voi anche per la propensione e l'attenzione alla lettura.

Ribadisco quindi il mio apprezzamento per questa iniziativa, con l'auspicio che possa continuare a far comprendere a tutti quale preziosa ricchezza sia poter diventare grandi, accompagnati sempre dai libri.

Vi ringrazio.