10/07/2019
Camera dei deputati, Chiostro di Vicolo Valdina

Incontro 'L'Italia di fronte alle sfide del dopoguerra' nell'ambito del ciclo di seminari '1919. Anno di cambiamenti e di conflitti. Il Parlamento alla prova della democrazia'

Buonasera a tutti e grazie per essere intervenuti al primo appuntamento di questo ciclo di incontri dedicati al primo dopoguerra e in particolare a un anno cruciale come il 1919.

Saluto e ringrazio il professor Emilio Gentile per la disponibilità ad avviare, con la sua lezione, questa serie di approfondimenti che punteranno l'attenzione sui mutamenti politico-istituzionali vissuti dal nostro Paese in quella fase storica.

Sono molto grato al Comitato per la documentazione, presieduto dal Vicepresidente Ettore Rosato, per avere assunto questa iniziativa che si pone in linea di continuità con gli eventi organizzati per la celebrazione, nello scorso novembre, del centenario della nuova Aula di Palazzo Montecitorio e della conclusione della prima guerra mondiale.

Il ciclo di incontri che apriamo stasera dimostra in modo concreto che il Parlamento può e deve essere un'istituzione pensante, un'istituzione culturale in cui i momenti di confronto e riflessione si moltiplicano e concorrono ad ampliare il dibattito pubblico su vari temi e in vari ambiti.

Sono infatti convinto che la nostra istituzione, per esprimere una visione organica di Paese e dare una risposta alle aspettative dei cittadini, deve essere in grado di comprendere la realtà economica e sociale e le dinamiche interne e globali. E deve essere anche capace di approfondire i principali passaggi della storia del Paese, che sono alla base della nascita e del consolidamento della Repubblica e delle Costituzione.

In tal senso, il 1919 costituisce un anno cruciale. La conclusione della prima guerra mondiale aveva portato sollievo e speranze aprendo una prospettiva che avrebbe potuto permettere un vero rinnovamento democratico.

Tuttavia, proprio nel 1919 si delineò l'incapacità delle Istituzioni di dare seguito alle aspettative di un cambiamento politico e sociale; e si alimentò così quella crisi della rappresentanza e del sistema politico liberale che avrebbe contribuito in modo decisivo all'affermazione del regime fascista.

Ricostruire la storia di quel periodo significa dunque ricordare e comprendere quali siano i rischi che la democrazia corre quando le Istituzioni - soprattutto in fasi di crisi economica e sociale - non riescono ad interpretare le istanze della società e a dare risposta ai bisogni dei cittadini.

E significa dunque avere consapevolezza che la libertà, lo stato di diritto e gli altri principi garantiti dalla Costituzione e dai Trattati europei non sono acquisiti per sempre ma vanno coltivati e difesi giorno per giorno.

Mi avvio alla conclusione.

Ritengo molto importante che questo incontro - come i successivi - sia pensato per tutti e sia aperto ai cittadini, in coerenza con il processo di sempre maggiore apertura al pubblico della Camera. Penso a iniziative come "Montecitorio a porte aperte", ma anche ai tanti momenti di confronto istituzionale, culturale e sociale organizzati nelle sale della Camera.

Questa non è solo la casa di tutti; questo è il luogo di riflessione, di confronto, di costruzione del futuro a cui tutti dobbiamo contribuire.

Vi ringrazio e lascio la parola al Professor Gentile.