Partecipazione alla cerimonia in ricordo di Ilaria Alpi
Nel giorno in cui Ilaria Alpi avrebbe compiuto 60 anni, il Presidente della Camera Roberto Fico si è recato a Compiano per prendere parte alla cerimonia di intitolazione di un piazzale e della Sala Consiliare del Palazzo municipale alla giornalista uccisa a Mogadiscio il 20 marzo 1994.
"Sono gesti importanti che testimoniano l'impegno di questa comunità nella ricerca della verità e della giustizia su quanto avvenuto a Ilaria e a Miran Hrovatin. E per ricordare il loro lavoro di giornalisti - ha dichiarato il Presidente- Fare luce su quel barbaro omicidio è una questione prioritaria per il nostro Paese. Una questione sulla quale sono tornato più volte nel corso del mio mandato da Presidente della Camera e sulla quale continuerò ad impegnarmi. Depistaggi, complicità e colpevoli omissioni hanno impedito di giungere alla verità, che ancora manca a distanza di ventisette anni. Ilaria e Miran sono stati e continuano ad essere l'esempio più puro di come fare il giornalista sia una vocazione che non arretra di fronte al pericolo, alle minacce, ai conflitti, alla criminalità e al malaffare. Abbiamo un profondo debito di riconoscenza nei loro confronti, che non si limita alla memoria ma ci impone di rinnovare l'impegno nella ricerca di una piena verità e giustizia. Un dovere che abbiamo nei confronti dei loro familiari e di tutta la comunità nazionale".
Partecipazione alla cerimonia in ricordo di Ilaria Alpi
Nel giorno in cui Ilaria Alpi avrebbe compiuto 60 anni, il Presidente della Camera Roberto Fico si è recato a Compiano per prendere parte alla cerimonia di intitolazione di un piazzale e della Sala Consiliare del Palazzo municipale alla giornalista uccisa a Mogadiscio il 20 marzo 1994.
"Sono gesti importanti che testimoniano l'impegno di questa comunità nella ricerca della verità e della giustizia su quanto avvenuto a Ilaria e a Miran Hrovatin. E per ricordare il loro lavoro di giornalisti - ha dichiarato il Presidente- Fare luce su quel barbaro omicidio è una questione prioritaria per il nostro Paese. Una questione sulla quale sono tornato più volte nel corso del mio mandato da Presidente della Camera e sulla quale continuerò ad impegnarmi. Depistaggi, complicità e colpevoli omissioni hanno impedito di giungere alla verità, che ancora manca a distanza di ventisette anni. Ilaria e Miran sono stati e continuano ad essere l'esempio più puro di come fare il giornalista sia una vocazione che non arretra di fronte al pericolo, alle minacce, ai conflitti, alla criminalità e al malaffare. Abbiamo un profondo debito di riconoscenza nei loro confronti, che non si limita alla memoria ma ci impone di rinnovare l'impegno nella ricerca di una piena verità e giustizia. Un dovere che abbiamo nei confronti dei loro familiari e di tutta la comunità nazionale".